Marmi, smalti veneziani ∅ 40cm
“Ricordo il giorno in cui sono entrata nella casa accanto alla mia. L’avevo sempre spiata di sottecchi dalla finestra che dava sul cortile e avevo sempre ammirato le figure muovervisi all’interno nel riflesso dello specchio a parete, piccolo ma, grazie alla sua vicinanza alla finestra, schermo perfetto per saziare la mia curiosità. Nelle grandi feste le persone vi passavano davanti sistemandosi il colletto, nel silenzio serale vi si rifletteva la luce dell’abat-jour e al mattino una signora asiatica ne puliva l’inconsistente polvere senza specchiarvici. Quel giorno in cui ho messo piede nell’ampio salone bianco, lo specchio aveva inglobato la mia figura, ne aveva cancellato con una passata rapida i difetti e mostrava, con composta esattezza, la forma dei miei occhi nei quali le pietre colorate tutto attorno creavano bagliori innaturali.”